Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30439 del 14 settembre 2006
ECLI:IT:CASS:2006:30439PEN
Massima
Massima ufficiale
In tema di diffamazione, ai fini della applicabilità della esimente prevista dall'art. 598 cod. pen. (in base alla quale non sono punibili le offese contenute negli scritti presentati o nei discorsi pronunziati dalle parti o dai loro patrocinatori innanzi alla autorità giudiziaria) è sufficiente che le offese concernano l'oggetto della causa o del ricorso pendente dinanzi alla autorità giudiziaria o a quella amministrativa, a nulla rilevando che esse siano dirette a persone diverse dalle controparti o che queste siano nominativamente indicate e quindi individuabili, dal momento che la operatività della esimente presuppone la esistenza di una condotta lesiva della altrui reputazione, condotta che, viceversa, non sarebbe configurabile se non fosse anche individuabile il suo oggetto.
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