Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40261 del 27 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40261PEN

Massima

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Il reato di minaccia commesso in ambito di competenza del giudice di pace non può essere valutato ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., in quanto tale istituto trova applicazione esclusivamente nel procedimento davanti al giudice ordinario. Nel rito del giudice di pace, la valutazione circa la particolare tenuità del fatto deve essere effettuata ai sensi dell'art. 34 del d.lgs. n. 274/2000, che prevede una disciplina speciale e più ampia rispetto a quella di cui all'art. 131-bis c.p. Pertanto, il giudice di pace non può dichiarare il non doversi procedere per particolare tenuità del fatto in relazione a reati di competenza del rito di pace, dovendo invece verificare, in via preliminare e previa mancata opposizione della persona offesa, la sussistenza degli estremi per l'applicazione della causa di improcedibilità di cui all'art. 34 del d.lgs. n. 274/2000. La valutazione circa la tenuità del fatto, ai fini dell'applicazione di tale disciplina speciale, deve essere effettuata tenendo conto non solo delle caratteristiche soggettive dell'autore del reato, ma anche delle modalità oggettive della condotta, a prescindere dalla mancanza di precedenti penali specifici in capo al soggetto attivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dal Giudice di pace di Caltagirone il 30/06/2015;
all'esito del processo penale celebrato nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l&#…

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