Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18719 del 2 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18719PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione con finalità di terrorismo, ai sensi dell'art. 270-bis c.p., può essere integrata anche dalla sola esistenza di una struttura organizzativa, anche minima e rudimentale, che presenti un grado di effettività tale da rendere almeno possibile l'attuazione del progetto criminoso e da giustificare la valutazione di pericolosità, senza che sia necessaria la commissione di reati-fine. Integrano indizi gravi di tale reato, idonei a giustificare l'applicazione di una misura cautelare, condotte concrete di sopralluogo e catalogazione di possibili obiettivi, la disponibilità di armi, i frequenti spostamenti in Italia e all'estero privi di giustificazione, l'ingiustificata disponibilità di mezzi economici, la sostituzione di schede telefoniche e la documentazione di transazioni apparentemente irrilevanti, nonché i rapporti assidui e i contatti costanti tra gli indagati, anche in assenza di prove di attività violente o di reati-fine già commessi. La valutazione di tali elementi indiziari, complessivamente considerati, deve essere effettuata in modo unitario e globale, senza incorrere in una lettura frazionata e parcellizzata, essendo sufficiente la prova di una o alcune delle condotte sintomatiche della concretezza dei propositi criminosi, senza necessità di accertare la realizzazione di tutte le possibili attività preparatorie o strumentali all'azione terroristica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 811/2016 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 23/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA ANNA SARACENO;
Udito il Sostituto Procuratore generale, in persona del Dott. Viola Alfredo Pompeo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 23 giugno 2016 il Tribunale di Bari, costituito ai sensi dell'articolo 310 c.p.p., in accoglimento dell'appello proposto dal P.M. …

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