Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36557 del 18 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36557PEN

Massima

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L'occupazione sine titulo di un immobile altrui, anche se iniziata con un rapporto di mera ospitalità, integra gli estremi del reato di invasione di edifici di cui all'art. 633 c.p. qualora il soggetto occupante rimanga nella disponibilità dell'immobile e si comporti come dominus o possessore dopo l'allontanamento del titolare del diritto. In tal caso, la consapevolezza dell'indagato circa l'illegittimità della propria condotta è sufficiente a configurare il dolo del reato, a prescindere dall'assenza di una formale residenza nell'immobile, atteso che la fattispecie penale in esame riguarda una situazione di mero fatto. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del fumus commissi delicti ai fini del sequestro preventivo, deve accertare se l'occupazione dell'immobile sia avvenuta sine titulo e se l'indagato abbia consapevolmente mantenuto la disponibilità dell'immobile dopo l'allontanamento del titolare, a prescindere dalla buona fede iniziale o dalla regolarizzazione successiva dell'occupazione abusiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angel - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale della Liberta' di Chieti il 14/01/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere SILVESTRI Pietro;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa PIRRELLI ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale della liberta di Chieti, in sede …

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