La realizzazione di autorimesse interrate in zona agricola, anche se prevista dal Piano Regolatore Generale comunale come compatibile con la destinazione d'uso, è illegittima in quanto in contrasto con la prevalente disciplina paesaggistica del Piano Urbanistico Territoriale, che non ammette interventi edilizi che pregiudichino definitivamente la destinazione naturale del territorio agricolo e ne comportino la deruralizzazione. La classificazione di un'area come zona agricola nel PRG comporta che gli interventi ammessi debbano essere interpretati e riguardati nella prospettiva degli usi agricoli, essendo incompatibili con tale destinazione d'uso costruzioni slegate da un rapporto di funzionalità con l'attività agricola e funzionali invece all'utilizzo residenziale intenso. La legittimazione ad agire in giudizio delle associazioni ambientaliste ex lege n. 349/1986 si estende non solo agli atti dichiaratamente inerenti la materia ambientale, ma anche a quelli che incidono sulla qualità della vita in un dato territorio, comprendendo la conservazione e la valorizzazione dell'ambiente, del paesaggio urbano, rurale, naturale e dei centri storici, intesi quali beni e valori idonei a caratterizzare in modo peculiare ed irripetibile un certo ambito geografico territoriale.