Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20228 del 16 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20228PEN

Massima

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Il carattere permanente e tendenzialmente indissolubile del vincolo associativo di tipo mafioso, desumibile dalla struttura stessa della fattispecie e dalle sue connotazioni criminologiche, determina una peculiarità anche ai fini della valutazione dell'attualità delle esigenze cautelari. In tali casi, non è tanto la ricerca di elementi che confermino la presenza attuale dell'indagato all'interno dell'associazione, quanto piuttosto la verifica dell'eventuale presenza di vicende processuali o personali che abbiano determinato la risoluzione del legame associativo. Pertanto, affermata la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, la presunzione di pericolosità sociale dell'indagato e la conseguente attualità delle esigenze cautelari si estende anche in assenza di elementi che dimostrino il perdurare del vincolo associativo, residuando la rilevanza soltanto di una prova contraria, costituita dall'acquisizione di elementi dai quali risulti l'insussistenza delle esigenze cautelari, ovvero l'impossibilità oggettiva che l'indagato possa continuare a fornire il suo contributo all'organizzazione per conto della quale ha operato. In mancanza di tali elementi, la presunzione di pericolosità sociale e di attualità delle esigenze cautelari permane, in ragione della natura tendenzialmente indissolubile del vincolo associativo di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 969/2015 TRIB. LIBERTA' di BARI del 05/08/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TUTINELLI VINCENZO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALLI MASSIMO che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato con rinvio al Tribunale di Bari.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) del Foro di Bari che hanno chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso e - in subordine - si sono associati al…

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