La realizzazione di un centro comunale di raccolta differenziata di rifiuti urbani, in quanto servizio pubblico essenziale, può essere legittimamente ubicata in un'area comunale destinata a servizi e attrezzature di interesse generale, anche in deroga alla specifica destinazione urbanistica prevista dallo strumento di pianificazione territoriale, purché ciò non determini modifiche al dimensionamento o alla localizzazione delle aree per specifiche tipologie di servizi alla popolazione regolamentate da norme nazionali o regionali. L'individuazione dell'area per l'ubicazione del centro di raccolta differenziata rientra nella competenza dell'organo esecutivo comunale, senza che sia necessaria una motivazione di natura tecnica, salvo che non sia diversamente previsto da speciali norme di settore. I residenti o proprietari di immobili prossimi all'area individuata per il centro di raccolta differenziata non hanno una posizione giuridica differenziata rispetto alla generalità dei cittadini, né un interesse diretto e personale idoneo a legittimare l'impugnazione dell'atto di individuazione dell'area, ove non dimostrino uno specifico pregiudizio alla loro sfera giuridica, come la riduzione del valore economico del proprio immobile o il concreto pericolo per la salute derivante dalle modalità di gestione dell'impianto.