Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 472 del 2024

ECLI:IT:TARRC:2024:472SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'informazione antimafia interdittiva emessa dalla Prefettura e il provvedimento di revoca della concessione demaniale marittima adottato dal Comune, ha affermato che: 1. L'informazione antimafia interdittiva è una misura preventiva che prescinde dall'accertamento di singole responsabilità penali e si fonda su una valutazione prognostica, basata su indizi gravi, precisi e concordanti, circa il pericolo di infiltrazione mafiosa nell'impresa. Tale valutazione può fondarsi anche sul solo dato del rapporto parentale tra l'amministratore dell'impresa e soggetti coinvolti in indagini per reati di stampo mafioso, qualora tale relazione sia connotata da particolare intensità e risulti collegata a tentativi di condizionamento dell'attività imprenditoriale. 2. Tuttavia, l'autorità prefettizia, prima di adottare l'informazione antimafia interdittiva, è tenuta a valutare la possibilità di applicare le misure di prevenzione collaborativa di cui all'art. 94-bis del d.lgs. n. 159/2011, le quali consentono di "decontaminare" l'impresa attraverso un percorso di bonifica, senza necessità di una sua definitiva espulsione dal mercato. Il diniego di tali misure deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente il mero riferimento alla "base familistica" dell'impresa o alla pretesa "non emendabilità" delle situazioni ostative. 3. L'annullamento dell'informazione antimafia interdittiva comporta, in via derivata, l'illegittimità del provvedimento di revoca della concessione demaniale marittima adottato dal Comune, in quanto fondato esclusivamente sull'interdittiva prefettizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2024

N. 00472/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00636/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 636 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria, domiciliataria
ex lege
in Reggio Calabria, via del Plebiscito, 15;
U.T.G. - Prefettura di Reggio Calabria, non costituito in giudizio; …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.