Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51112 del 30 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51112PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La custodia cautelare in carcere è la misura cautelare personale di massimo rigore che può essere disposta dal giudice quando le altre misure coercitive o interdittive, anche se applicate cumulativamente, risultino inadeguate. Tuttavia, per i delitti commessi al fine di agevolare l'attività delle associazioni di tipo mafioso, opera una presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, che può essere superata solo quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure. Il giudice, nel valutare l'attenuazione della misura cautelare, deve quindi motivare in modo puntuale e congruo, tenendo conto della natura del reato contestato e della finalità di agevolazione dell'associazione mafiosa, senza potersi limitare a considerazioni generiche sulla durata della restrizione, sulla mancanza di precedenti o sulle condizioni personali dell'indagato. La valutazione deve essere effettuata nel rispetto del principio di specialità stabilito dall'art. 275, comma 3, c.p.p., che deroga al regime generale in presenza di delitti aggravati ai sensi dell'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luig - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. PACILLI Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano;
- (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 26/07/2016 del Tribunale di Milano in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ZACCO Franca, che ha concluso chiedendo l'annullamento con …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.