Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3483 del 27 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3483PEN

Massima

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La violazione di qualsiasi obbligo o prescrizione inerente alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, anche se non consiste nella specifica inosservanza dell'obbligo di dimora, integra il delitto di cui all'art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956, come modificato dal d.l. n. 144 del 2005, convertito nella l. n. 155 del 2005, essendo sufficiente la mera inosservanza di uno degli obblighi o prescrizioni imposti al sorvegliato speciale per la configurazione del reato, il quale consente altresì l'arresto anche fuori dei casi di flagranza. Tale principio di diritto, affermato dalla Corte di Cassazione in modo consolidato, si fonda sull'interpretazione estensiva della disposizione incriminatrice, volta a rafforzare la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica attraverso il contrasto efficace delle violazioni della sorveglianza speciale, indipendentemente dalla specifica modalità della condotta inosservante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI NAPOLI, nei confronti di:

1) GI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 9581/2009 TRIBUNALE di NAPOLI, del 14/05/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

lette le conclusioni del PG Dott. RUSSO Rosario Giovanni, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della decisione impugnata.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. - Con ordinanza deliberata il 14 maggio 2009, il Tribunale di N…

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