Il divieto di edificazione nella fascia di rispetto di 150 metri dalla battigia, previsto dall'art. 15 della legge regionale n. 78/1976, costituisce un vincolo assoluto e diretto, non solo per le amministrazioni comunali in sede di formazione degli strumenti urbanistici, ma anche per i privati che intendano procedere a lavori di costruzione entro tale fascia. Tale divieto, introdotto a tutela del territorio costiero, è proporzionato e ragionevole, e non può essere derogato attraverso il rilascio di concessioni edilizie in sanatoria, essendo le relative costruzioni escluse dalla possibilità di regolarizzazione ai sensi dell'art. 23, comma 10, della legge regionale n. 37/1985, come interpretato dall'art. 2 della legge regionale n. 15/1991. La mancata osservanza di tale divieto comporta l'adozione di provvedimenti sanzionatori, quali l'ordine di demolizione, che devono essere adeguatamente motivati anche attraverso il semplice richiamo della norma violata, senza necessità di ulteriori argomentazioni. Tali provvedimenti, inoltre, possono essere validamente notificati anche a mezzo del messo comunale, senza che sia necessaria la notifica a cura dell'ufficiale giudiziario.