Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29934 del 14 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29934PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio aggravato è configurabile quando l'azione dell'imputato, pur non avendo cagionato la morte della vittima, risulta idonea a provocarla in base a un giudizio ex ante, tenuto conto delle circostanze concrete in cui opera l'agente e delle modalità dell'azione, tali da determinarne la reale adeguatezza causale e l'attitudine a creare una situazione di pericolo attuale e concreto per l'integrità fisica della persona offesa. L'univocità degli atti, quale requisito essenziale del tentativo, deve essere accertata sulla base delle connotazioni concrete della condotta criminosa, nel senso che gli atti posti in essere devono possedere, tenuto conto del contesto in cui sono inseriti, l'attitudine a rendere manifesto il proposito criminoso perseguito, desumibile sia dagli atti esecutivi che da quelli preparatori. Pertanto, il tentativo di omicidio è configurabile quando l'imputato, pur non avendo cagionato la morte della vittima, ha agito con dolo alternativo, volendo provocare con l'arma utilizzata, per le sue caratteristiche e capacità offensive, la morte della persona offesa ovvero il suo grave ferimento, in relazione alla parte del corpo attinta, che risulta idonea a mettere in pericolo la vita della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 10745/2013 emessa il 14/03/2014 dalla Corte di appello di Roma;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l"Avv.to (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 07/05/2013 il Tribunale di Rieti condannava (OMISSIS) alla pena di anni due e mesi nove di rec…

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