Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38320 del 21 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38320PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto nell'associazione di stampo mafioso può essere desunto da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali le dichiarazioni convergenti di collaboratori di giustizia, i riscontri investigativi sugli incontri e sui contatti tra gli associati, nonché le condotte di agevolazione della latitanza di esponenti di spicco della consorteria criminale. Tali elementi, valutati nel loro complesso dal giudice del merito, possono integrare la prova della partecipazione del soggetto all'associazione mafiosa, anche in assenza di una sua diretta e formale affiliazione, purché dimostrino il suo ruolo significativo e funzionale agli interessi della consorteria. La valutazione della gravità indiziaria, nel contesto del procedimento cautelare, non richiede la certezza della colpevolezza, essendo sufficiente l'elevata probabilità della stessa, desumibile da una motivazione completa e coerente che illustri analiticamente gli elementi posti a fondamento dell'ipotesi accusatoria. Pertanto, il sindacato di legittimità sulla motivazione delle ordinanze in tema di libertà personale è limitato alla verifica della logicità e della congruenza delle argomentazioni, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto, riservata in via esclusiva al giudice del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2008/2014 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 10/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;
sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria, in funzione di giudice del riesame avverso i provvedim…

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