Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 695 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:695SENT

Massima

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Il rilascio di titoli edilizi in sanatoria, quali permessi di costruire e autorizzazioni paesaggistiche, presuppone la verifica della effettiva ultimazione dei lavori entro i termini previsti dalla legge sul condono edilizio. Qualora, a seguito di successivi accertamenti, emerga che l'immobile non risulti completato nei termini di legge, l'amministrazione è legittimata ad annullare in autotutela i titoli edilizi rilasciati, in quanto fondati su dichiarazioni mendaci della parte che hanno indotto in errore l'autorità amministrativa. L'annullamento in autotutela di tali provvedimenti non richiede il previo parere della soprintendenza competente per la tutela del vincolo paesaggistico, in quanto la rilevata non condonabilità dell'opera rende superflua ogni ulteriore verifica della compatibilità paesaggistica dell'immobile. Il superamento del termine di dodici mesi previsto per l'esercizio del potere di autotutela non osta all'annullamento del titolo edilizio, qualora questo sia stato conseguito in virtù di dichiarazioni mendaci che abbiano indotto in errore la pubblica amministrazione. L'annullamento in autotutela del titolo edilizio che ha legittimato in sanatoria la costruzione dell'immobile rende quest'ultimo abusivo, esponendolo alla conseguente doverosa azione amministrativa volta al ripristino della legalità, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse alla definizione del giudizio avente ad oggetto l'annullamento dei titoli di legittimazione di una parte della costruzione abusiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/01/2024

N. 00695/2024 REG.PROV.COLL.

N. 04444/2021 REG.RIC.

N. 00190/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4444 del 2021, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Monte di Procida, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

sul ricorso numero di registro generale 190 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

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