Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4239 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4239PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di diffamazione a mezzo internet, anche attraverso l'utilizzo di social network, integra l'ipotesi aggravata di cui all'art. 595, comma 3, c.p. La riferibilità della condotta all'imputato può essere desunta da elementi indiziari convergenti, quali la provenienza del post dal suo profilo social, il movente, il rapporto tra le parti e l'assenza di denuncia di furto di identità, senza necessità di accertamenti sulla titolarità della linea telefonica utilizzata. L'individuabilità del soggetto passivo del reato non richiede indicazioni nominative, essendo sufficiente che la persona offesa sia individuabile o individuata in base a un criterio oggettivo, senza che sia necessaria una percezione universale. Il diritto di critica, pur non richiedendo l'assoluta obiettività, deve comunque rispettare il requisito della verità del fatto storico posto a fondamento della elaborazione critica, senza travisamenti o deformazioni, e la continenza espressiva, fermi i limiti della rilevanza sociale dell'argomento e del rapporto di leale confronto tra l'opinione critica e il fatto che la genera. Pertanto, l'uso di espressioni gravemente offensive e denigratorie, anche se riferite a questioni di interesse pubblico, eccede i confini del legittimo esercizio del diritto di critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/04/2021 della CORTE APPELLO di CAMPOBASSO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SENATORE Vincenzo, ha concluso chiedendo il rigetto.
La parte civile ha concluso chiedendo l'inammissibilita' e la condanna alle spese;
Il difensore ha chiesto l'accoglimento del ricors…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.