Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37692 del 29 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37692PEN

Massima

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La condotta di chi mette a disposizione la propria abitazione per agevolare l'attività di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in appartamento, fornendo il mezzo di trasporto agli autori dei reati e custodendo la refurtiva, integra il reato di partecipazione all'associazione criminosa ai sensi dell'art. 416 c.p., comma 2, non potendosi ritenere sufficiente la mera qualificazione come reati di favoreggiamento personale e reale ai sensi degli artt. 378 e 379 c.p. Infatti, la giurisprudenza di legittimità afferma che, in presenza di un reato associativo di carattere permanente, è sufficiente il mero sostegno o incoraggiamento alla prosecuzione dell'attività delittuosa per configurare la responsabilità a titolo associativo, senza che sia necessario l'apporto di un contributo causalmente rilevante alla realizzazione dei singoli reati-scopo. Pertanto, la diversa qualificazione giuridica operata dal giudice di merito, in sede di applicazione della pena su richiesta delle parti, risulta palesemente eccentrica rispetto al contenuto dell'imputazione originaria, integrando un errore manifesto di diritto deducibile in sede di legittimità ai sensi dell'art. 448, comma 2-bis, c.p.p. Inoltre, la sentenza impugnata risulta del tutto priva di adeguata motivazione in ordine alla ritenuta sussistenza del vincolo della continuazione tra i delitti di favoreggiamento personale e reale, in palese violazione dell'obbligo di cui all'art. 192 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorg - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massi - Consigliere

Dott. VILLONI - rel. Consigliere

Dott. VIGNA M. S. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Trento;
avverso la sentenza n. 227/19 del Tribunale di Trento del 02/05/2019 nel procedimento nei confronti di (OMISSIS);
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato; udita la relazione del consigliere, Dott. ((omissis));
letta la requisitoria scritta del pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio del provvedimento…

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