L'aggravante della pubblica fede sussiste anche in presenza di vigilanza e sorveglianza da parte del proprietario o del personale addetto, purché tale vigilanza non sia diretta, continua e tale da consentire un pronto intervento in caso di azioni furtive. Infatti, la giurisprudenza di legittimità ha chiarito che l'esclusione dell'aggravante richiede una custodia continuativa e diretta della merce, non essendo sufficiente una vigilanza generica, saltuaria ed eventuale. Pertanto, la semplice presenza di sistemi di videosorveglianza o di personale addetto alla sorveglianza, senza una costante e diretta custodia dei beni esposti, non vale ad escludere l'aggravante della pubblica fede nel reato di furto. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che l'aggravante della pubblica fede sussiste quando i beni sottratti sono esposti alla libera disponibilità del pubblico, senza che vi sia una custodia continuativa e diretta da parte del proprietario o di personale preposto, tale da consentire un pronto intervento in caso di azioni furtive, essendo irrilevante la mera presenza di sistemi di videosorveglianza o di personale addetto alla vigilanza, ove tale vigilanza non abbia le caratteristiche di continuità e immediatezza di intervento richieste dalla giurisprudenza per escludere l'aggravante.