Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 25192 del 28 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25192CIV

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile qualora non siano state rispettate le prescrizioni di cui all'art. 366 c.p.c., n. 6, in particolare l'obbligo di indicare specificamente il contenuto del provvedimento impugnato e di precisare come e dove esso sia stato prodotto nel giudizio di merito e se e dove sia esaminabile nel giudizio di legittimità. Tali requisiti di forma sono essenziali per consentire alla Corte di Cassazione di esaminare compiutamente i motivi di ricorso proposti, in ossequio al principio di autosufficienza del ricorso. L'inosservanza di tali prescrizioni comporta l'inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente alla rifusione delle spese del giudizio di legittimità in favore della parte controricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 8579/2009 proposto da:

ST. DI. (OMESSO), in proprio e nella qualita' di coerede del Sig. St. Ed. , elettivamente domiciliato in ROMA, PIAZZA CAVOUR, presso la CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato BELTRAME Alessandro giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

GO. SI. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIA A. CHINOTTO 1, presso lo studio dell'avvocato PRASTARO Ermanno, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato MICHELE MELLANO…

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