Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32609 del 24 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32609PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il vincolo associativo di tipo mafioso si instaura nella prospettiva di una futura permanenza nell'organizzazione a tempo indeterminato e si protrae fino allo scioglimento della consorteria, potendo essere interrotto solo dall'avvenuto recesso volontario, accertato in virtù di una condotta esplicita, coerente e univoca del singolo associato. Il sopravvenuto stato detentivo dell'indagato non esclude la permanenza della sua partecipazione al sodalizio criminoso, che viene meno solo in caso di cessazione oggettiva della consorteria o di recesso o esclusione soggettivamente accertati. Ai fini della valutazione della partecipazione associativa, sono rilevanti le numerose condotte estorsive in cui l'indagato risulta direttamente coinvolto insieme ad altri membri del clan, nonché il suo contributo operativo all'organizzazione in qualità di imprenditore che segnalava cantieri da sottoporre ad estorsione. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere adeguata e immune da vizi logici e giuridici circa la partecipazione dell'indagato al sodalizio criminale, anche con riferimento ai pertinenti passaggi del provvedimento genetico della misura. La doglianza relativa alla mancanza o erronea valutazione dei gravi indizi di colpevolezza per i reati-fine contestati è preclusa in sede di legittimità se non adeguatamente circostanziata e confrontata con la motivazione offerta al riguardo dal provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovann - Presidente

Dott. MOGINI S. - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza N. 6059 pronunciata dal Tribunale del Riesame di Napoli il 18.11.2014;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

udita la relazione del consigliere ((omissis));

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

PREMESSO che con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato l&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.