Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29350 del 19 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29350PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina può essere integrato dalla condotta di chi, pur non partecipando materialmente all'esecuzione del fatto, abbia consapevolmente rafforzato il proposito criminoso dell'autore principale, accompagnandolo e rimanendo in attesa nei pressi del luogo della commissione del reato, senza tentare di dissuaderlo o impedirne la realizzazione. In tali casi, la valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato non può essere esclusa sulla base di mere asserzioni difensive, dovendosi invece privilegiare una motivazione congrua e logicamente esaustiva che tenga conto di tutti gli elementi di fatto emersi nel corso del procedimento. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del dolo, può legittimamente valorizzare circostanze quali la consapevolezza dell'imputato circa l'intenzione dell'autore principale di commettere la rapina, la mancata desistenza dal proposito criminoso nonostante tale consapevolezza, nonché la condotta di accompagnamento e attesa nei pressi del luogo del reato, in quanto idonea a rafforzare il proposito criminoso dell'autore principale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 155/2011 TRIB. LIBERTA' MINORI di NAPOLI, del 23/12/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA TADDEI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI M. Giuseppina inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. La difesa del minore (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale per i minorenni di Napoli, in funzione…

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