Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28200 del 16 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:28200PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'istanza di affidamento in prova terapeutico e di detenzione domiciliare presentata da un detenuto con problemi psichiatrici, deve verificare la completezza della documentazione prescritta a pena di inammissibilità, nonché la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di misure alternative alla detenzione carceraria. In particolare, il giudice deve valutare attentamente le condizioni di salute del detenuto, i pregressi esiti di eventuali ricoveri in strutture riabilitative, la possibilità di assicurare un adeguato trattamento terapeutico anche all'interno del carcere, nonché il rischio di reiterazione di condotte aggressive o di abbandono delle cure in caso di applicazione di misure alternative. Solo all'esito di tale complessiva valutazione, il giudice può motivatamente disporre il mantenimento della detenzione carceraria o l'applicazione di una misura alternativa, privilegiando la soluzione che meglio tuteli la salute del detenuto e la sicurezza pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CH. Ma., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 04/04/2006 TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis))na;

lette le conclusioni del P.G. Dott. VIGLIETTA Gianfranco, che ha chiesto l'annullamento c.r. limitatamente al rigetto della istanza di detenzione domiciliare.

OSSERVA

Con ordinanza del 4/10/2006 il Tribunale di Sorveglianza di Torino ha dich…

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