Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5240 del 7 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5240PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria funzione, si appropria di beni sequestrati durante l'attività di polizia giudiziaria e falsifica gli atti di servizio per occultare tali condotte illecite, commette gravi reati contro la pubblica amministrazione che giustificano l'applicazione di una misura cautelare interdittiva, in ragione della persistente pericolosità sociale dimostrata dalla reiterazione delle condotte e dalla propensione a delinquere, nonostante il trasferimento ad altro incarico, in quanto permane il concreto pericolo di reiterazione di analoghi reati, data la fitta rete di contatti con altri appartenenti alle forze dell'ordine e la possibilità di sfruttare nuovamente la propria posizione di pubblico ufficiale per finalità illecite e lucrative, tradendo così la fiducia riposta nella funzione pubblica svolta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/01/2019 del Tribunale per il riesame di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Mirella Agliastro;
udita la richieste del Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale per il riesame di Milano con ordinanza in data 21/01/2019, in accoglimento dell'appello proposto dal Pu…

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