Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13333 del 30 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:13333PEN

Massima

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Il falso ideologico in atto pubblico commesso mediante denuncia-querela, volta a contestare la veridicità di un verbale di contravvenzione per guida in stato di ebbrezza, integra il reato di cui all'art. 368 c.p. anche quando l'imputato agisca in una situazione di dubbio o di errore ragionevole circa la consapevolezza dell'innocenza della persona incolpata, poiché l'elemento psicologico del reato è integrato dalla finalità di giustificare l'opposizione al provvedimento prefettizio di sospensione della patente di guida. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato, nonché della congruità della pena irrogata, rientra nell'esclusiva competenza dei giudici di merito, la cui motivazione, se logica e coerente, non è sindacabile in sede di legittimità, non essendo ammessa alcuna incursione nelle risultanze processuali per giungere a diverse ipotesi ricostruttive dei fatti accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2692/2011 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 13/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 13 febbraio 2013 la Corte d'app…

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