Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35190 del 24 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:35190PEN

Massima

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Il danneggiamento commesso con violenza alla persona o con minaccia, ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 1 c.p., sussiste anche quando la condotta violenta o minacciosa non risulti strumentale alla realizzazione del danneggiamento, essendo sufficiente la contestualità tra l'azione di danneggiamento e la condotta violenta o minacciosa, in ragione della maggiore pericolosità manifestata dall'agente nell'esecuzione del reato. Inoltre, il nesso strumentale tra la violenza esercitata ai danni della persona offesa e il successivo e contestuale danneggiamento, come nel caso di distruzione di oggetti indossati dalla vittima a seguito di lesioni personali, integra gli estremi della fattispecie aggravata, attribuita alla competenza del tribunale e non del giudice di pace.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/2017 del GIUDICE DI PACE di MACERATA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
Il difensore Avv. (OMISSIS) chie…

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