Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34699 del 13 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34699PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, una volta revocato, non determina più un interesse attuale e concreto dell'indagato all'impugnazione, salvo che questi non dimostri specificamente di avere un interesse giuridicamente rilevante, come quello di ottenere una pronuncia sulla legittimità del provvedimento ai fini di una futura richiesta di equa riparazione per ingiusta detenzione. In assenza di tale dimostrazione, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, senza che ciò comporti la condanna alle spese del procedimento o al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende, non configurandosi un'ipotesi di soccombenza virtuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. ROSSI Agnello - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. Ca. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 22/11/2006 TRIB. LIBERTA' di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO Domenico; sentito il P.G., Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per il rigetto del ricorso del RO. Ca. ;

Udito, il difensore Avv. DI TERLIZZI.

RITENUTO IN FATTO

Che RO.Ca. ricorre contro la ordinanza in epigrafe indicata con la quale e' stata rigettata la rich…

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