Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 414 del 2012

ECLI:IT:TARSA:2012:414SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive perde efficacia e diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora l'interessato attivi successivamente il procedimento per ottenere la concessione in sanatoria delle opere stesse ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001. Ciò in quanto l'istanza di sanatoria comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento esplicito o implicito (di accoglimento o di rigetto) che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. In tali casi, il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il provvedimento impugnato risulta definitivamente privo di effetti a seguito dell'accertata conformità dell'opera. Tale principio si fonda sulla consolidata giurisprudenza amministrativa, secondo cui l'ingiunzione di demolizione di un'opera abusivamente realizzata perde efficacia già al momento in cui l'interessato attivi il procedimento per ottenere la concessione in sanatoria, indipendentemente dall'esito finale di tale procedimento. Ciò in quanto l'istanza di sanatoria comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito o implicito, che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ne consegue che, in presenza di una concessione edilizia in sanatoria intervenuta successivamente all'adozione dell'ordinanza di demolizione impugnata, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, atteso che il provvedimento impugnato risulta definitivamente privo di effetti.

Sentenza completa

N. 03233/1995
REG.RIC.

N. 00414/2012 REG.PROV.COLL.

N. 03233/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3233 del 1995, proposto dal sig. Vitagliano Alberico, rappresentato e difeso dall'avv. Marcello Giani, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Marcello Giani, in Salerno, c.so Garibaldi n. 131; ed ora dalla sig.ra Annunziata Ruocco, in qualità di erede, rappresentata e difesa dall'avv. Marcello Giani, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Marcello Giani, in Salerno, via Pio XI, n. 96;

contro

Comune di Ravello, non costituito;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

dell’ordinanza adottata dal Sindaco del Comu…

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