Cassazione penale Sez. III sentenza n. 837 del 13 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:837PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La revisione del giudicato penale è ammissibile solo in presenza di prove nuove, sopravvenute o non valutate nel precedente giudizio, che siano idonee a dimostrare, se accertate, il proscioglimento del condannato ai sensi degli artt. 529, 530 o 531 c.p.p. Pertanto, la richiesta di revisione è inammissibile quando gli elementi probatori indicati, pur formalmente qualificabili come "nuovi", siano in realtà già stati oggetto di valutazione da parte del giudice della condanna, ancorché non espressamente menzionati nella motivazione, ovvero risultino ictu oculi inidonei a determinare un effetto demolitorio del giudicato. In tali ipotesi, la Corte d'appello può legittimamente pronunciare l'inammissibilità della richiesta di revisione senza necessità di fissare l'udienza, avendo già acquisito il fascicolo processuale e compiuto una delibazione prognostica sulla capacità dei nova di travolgere il giudicato. Inoltre, le argomentazioni dirette a contestare la responsabilità penale del condannato, ove non siano fondate su prove nuove, non possono essere fatte valere in sede di revisione, ma avrebbero dovuto essere dedotte con l'atto di opposizione al decreto penale di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/05/2019 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CORBETTA Stefano;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FODARONI Giuseppina, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata ordinanza, la Corte d'appello di Ancona …

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