Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29383 del 9 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:29383PEN

Massima

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Il reato di minaccia, essendo un reato di pericolo, non richiede che il bene tutelato sia effettivamente leso, ma è sufficiente che il male prospettato sia idoneo a incutere timore nel soggetto passivo, menomandone la sfera della libertà morale. Pertanto, ai fini dell'integrazione del reato di minaccia, non è necessario che la condotta minacciosa sia stata concretamente portata a conoscenza del destinatario, essendo sufficiente che il messaggio contenente la minaccia sia stato idoneo a suscitare timore nell'animo del soggetto passivo. Tuttavia, qualora risulti che il messaggio minaccioso non sia stato effettivamente recapitato al destinatario per cause indipendenti dalla volontà dell'autore, la fattispecie deve ritenersi non integrata, non potendosi configurare il tentativo di minaccia. Inoltre, ai fini dell'accertamento della responsabilità penale, è sufficiente che gli elementi probatori, nel loro complesso, consentano di ricondurre inequivocabilmente la condotta minacciosa all'imputato, senza che sia necessaria l'individuazione specifica del destinatario della minaccia, purché risulti evidente il contenuto minatorio del messaggio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvan - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 229/2011 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 02/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Gaeta, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 2-2-2012 la Corte di Appello di Trieste riformava parzialmente la …

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