Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47632 del 10 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47632PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di favoreggiamento della permanenza illegale di cittadini stranieri nel territorio dello Stato si configura quando l'agente, pur consapevole della condizione di irregolarità degli stranieri, ne approfitta per trarne un ingiusto profitto, sfruttandone la situazione di debolezza e vulnerabilità derivante dalla loro condizione di clandestinità e dalla difficoltà di integrazione in un contesto sociale e linguistico diverso dal proprio. Tale reato sussiste anche quando l'agente non abbia direttamente determinato o agevolato l'ingresso illegale degli stranieri, ma si sia limitato a trarre vantaggio dalla loro condizione di irregolarità, impedendone l'emersione e favorendone lo sfruttamento lavorativo. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà dell'agente di approfittare della condizione di irregolarità degli stranieri, a prescindere dalla sua eventuale partecipazione alla fase iniziale dell'ingresso illegale. Ciò che rileva è l'intenzionale sfruttamento della situazione di debolezza e vulnerabilità dei lavoratori stranieri, anche quando essi godano di una parvenza di libertà di movimento, al fine di trarne un indebito vantaggio economico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 36/2014 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA, del 03/07/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/06/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
Il Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa MARINELLI Felicetta, Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
L'avv. (OMISSIS), difenso…

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