Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16712 del 16 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16712PEN

Massima

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Il reato di diffamazione è integrato dalla consapevolezza di pronunciare una frase lesiva della reputazione altrui e dalla volontà che tale frase venga a conoscenza di più persone, anche soltanto due, a prescindere dall'effettiva identificazione del soggetto passivo e dalle conseguenze concrete derivanti dalla condotta. L'utilizzo di un mezzo di comunicazione di massa, come un social network, determina la presunzione della volontà di raggiungere una pluralità indeterminata di destinatari, senza che rilevi la circostanza che in concreto la frase sia stata letta soltanto da una persona o da una cerchia ristretta di soggetti. Ai fini dell'integrazione del reato, è sufficiente che il soggetto la cui reputazione è lesa sia individuabile da parte di un numero limitato di persone, indipendentemente dalla indicazione nominativa. La motivazione che esclude la prova della volontà di comunicare con più persone in grado di individuare il soggetto interessato, sulla base della limitata cerchia di persone in grado di identificarlo, risulta contraddittoria e illogica rispetto all'accertata natura di mezzo di pubblicità del social network utilizzato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ROMA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 59/2012 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 28/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FLAMINI L.M. che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugna…

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