Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44444 del 22 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:44444PEN

Massima

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Il metodo mafioso può essere integrato anche in assenza di una formale appartenenza dell'agente a un sodalizio criminale organizzato, essendo sufficiente il ricorso a modalità della condotta che evochino la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso. Pertanto, l'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. può trovare applicazione quando le minacce e le condotte intimidatorie poste in essere dall'indagato siano caratterizzate da elementi oggettivi idonei a suscitare nella vittima il timore di subire conseguenze dannose derivanti dall'evocazione di un contesto mafioso, anche in assenza di una diretta affiliazione dell'agente a un'organizzazione criminale. Tali elementi possono emergere da circostanze quali l'ostentazione di simboli o richiami a vicende criminali della famiglia dell'indagato, il riferimento esplicito a "titoli criminali" della propria famiglia, l'atteggiamento di sicurezza e impunità manifestato dall'indagato, nonché il nesso causale tra le condotte intimidatorie e la mancata presentazione di offerte da parte delle vittime nel corso della procedura di vendita giudiziaria. In presenza di tali elementi, il giudice può ritenere integrata l'aggravante del metodo mafioso, a prescindere dalla dimostrazione di una formale appartenenza dell'indagato a un'organizzazione criminale. Inoltre, il pericolo di reiterazione della condotta criminosa, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto non solo dal casellario giudiziale, ma anche dalla pendenza di altri procedimenti penali a carico dell'indagato per fatti analoghi, nonché dalla sottoposizione dello stesso a misure di prevenzione, qualora tali elementi, complessivamente valutati, siano idonei a giustificare il concreto pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Franco - Presidente

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 08/08/2022 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Gaetano De Amicis;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori, Avv. (OMISSIS), e Avv. (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglim…

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