Consiglio di Stato sentenza n. 3740 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:3740SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che autorizza l'esecuzione di lavori di reinserimento e ricomposizione ambientale di una cava deve essere valutato con particolare attenzione al fine di verificare se, sotto tale denominazione, non si dissimuli in realtà un'autorizzazione alla prosecuzione dell'attività estrattiva, in assenza dei presupposti di legge. Infatti, l'autorizzazione all'escavazione di una cava è soggetta a specifici requisiti e limiti temporali, che non possono essere aggirati attraverso la qualificazione formale dell'intervento come "reinserimento e ricomposizione ambientale". In tali casi, il giudice amministrativo deve disporre un'istruttoria tecnica approfondita, al fine di accertare la reale natura e consistenza dei lavori autorizzati, verificando in particolare se vi sia un effettivo ampliamento dell'area di escavazione rispetto all'autorizzazione originaria, e se tale ampliamento sia davvero finalizzato al solo recupero ambientale dell'area, ovvero costituisca in realtà un prolungamento dell'attività estrattiva. Solo all'esito di tale accertamento, il giudice potrà valutare la legittimità del provvedimento impugnato, tenendo conto della normativa applicabile ratione temporis e dei limiti posti all'esercizio dell'attività estrattiva, al fine di scongiurare il rischio di un abuso della qualificazione formale dell'intervento come "reinserimento e ricomposizione ambientale".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sui ricorsi riuniti in appello nn. 7035/2005 e 8741/2005 proposti rispettivamente:
1) ric. n. 7035/2005 da Se. S.P.A., rappresentata e difesa dall'Avv. Pa. Fr. e dall'Avv. St. Vi. con domicilio eletto in Ro., via Em. n. 88, presso lo studio del secondo;
contro
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato con domicilio in Ro., via De. Po. n. 12;
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI, SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI, IL PAESAGGIO, IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E DEMOANTROPOLOGICO DELL'UMBRIA tutti non costituiti;
COMUNE DI UMBERTIDE, rappresentato e difeso dall'Avv. En. To., dall'Avv. Go. Go. e dall'Avv. Ma. Pe. con domicilio eletto in Ro., via Ma. Cr. n. 8, presso lo studio …

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