Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32162 del 26 settembre 2002

ECLI:IT:CASS:2002:32162PEN

Massima

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Il reato di esecuzione di lavori in zona sottoposta a vincolo paesaggistico senza la prescritta autorizzazione, di cui all'art. 1 sexies della l. n. 431/1985 (ora art. 163 del d.lgs. n. 490/1999), è un reato di pericolo, la cui sussistenza non dipende dall'accertamento di un effettivo danno al paesaggio, ma dalla mera idoneità dell'intervento non autorizzato a incidere in modo rilevante sull'assetto territoriale protetto. Pertanto, il successivo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria non determina l'estinzione del reato, in quanto tale provvedimento non elimina retroattivamente la situazione di pericolo già realizzatasi con l'esecuzione dei lavori abusivi. Tuttavia, qualora l'autorizzazione paesaggistica in sanatoria sia stata rilasciata prima dell'adozione del provvedimento di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi da parte del giudice penale, tale provvedimento non può essere legittimamente disposto, in quanto la successiva regolarizzazione amministrativa ha eliminato ogni vulnus al paesaggio prodotto dall'intervento abusivo.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Firenze ha confermato la pronuncia di colpevolezza degli imputati, generalizzati in epigrafe, in ordine al reato loro ascritto al capo b) della rubrica, per avere eseguito lavori edili, consistiti in uno sbancamento, nonché nella realizzazione di una platea in cemento e di un muretto, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico senza autorizzazione dell'amministrazione preposta alla tutela del vincolo. Nel rigettare i motivi di appello degli imputati la Corte territoriale ha escluso che i lavori eseguiti abbiano natura di intervento di manutenzione straordinaria o di restauro conservativo ed ha affermato la idoneità degli stessi ad alterare in modo rilevante il panorama e l'assetto territoriale protetti.
Avverso la sentenza ha proposto ricorsi il difensore degli imputati, che la denuncia con vari motivi di gravame.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con il primo motivo di impugnazione tutti i ricorre…

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