Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2079 del 2019

ECLI:IT:TARCT:2019:2079SENT

Massima

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Il Piano paesaggistico, nell'esercizio della discrezionalità tecnico-amministrativa attribuita all'amministrazione competente in materia pianificatoria, può dettare prescrizioni di tutela ulteriori o più restrittive rispetto a quelle previste dal provvedimento istitutivo del vincolo paesaggistico, senza che ciò comporti necessariamente un contrasto tra i due strumenti, atteso che la "vestizione" del vincolo mediante la determinazione delle specifiche prescrizioni d'uso costituisce un aspetto fisiologico del procedimento di pianificazione paesaggistica. Pertanto, la circostanza che il Piano paesaggistico preveda limiti e divieti non contemplati dal provvedimento di tutela non determina di per sé l'illegittimità delle relative prescrizioni, le quali rientrano nell'ampia discrezionalità tecnica riconosciuta all'amministrazione in materia di pianificazione paesaggistica, salvo che non siano affette da errori di fatto, abnormi illogicità o profili di eccesso di potere per palese travisamento dei fatti o manifesta irrazionalità. Inoltre, la scelta dell'amministrazione di ridurre il livello di tutela di una determinata area, rispetto a quello inizialmente previsto, non è sindacabile nel merito dal giudice amministrativo, se adeguatamente motivata e non affetta da vizi di legittimità, atteso che l'individuazione dei livelli di tutela paesaggistica rientra nell'ampia discrezionalità tecnica riconosciuta all'amministrazione procedente. Infine, l'onere di provare l'asserita disparità di trattamento rispetto ad altre situazioni analoghe grava sulla parte ricorrente, la quale deve fornire elementi specifici e probanti a sostegno della propria tesi, non potendo il giudice supplire al mancato assolvimento di tale onere probatorio attraverso l'attivazione di strumenti istruttori, quali l'ispezione giudiziale o la nomina di un esperto.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/08/2019

N. 02079/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00897/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 897 del 2018, proposto da
Impresa Tecno Sud di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis))ò, ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis))ò in Catania, via ((omissis)) 9;

contro

Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, non costituito in giudizio;

nei confronti

Comune di Augusta, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del D.A. 20.10.2017, pubblicato nel suppleme…

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