Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12632 del 18 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:12632PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare l'ordinanza cautelare impugnata, deve limitarsi a verificare la congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza entrare nel merito della ricostruzione dei fatti o dell'apprezzamento delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, essendo tali accertamenti di esclusiva competenza del giudice che ha applicato la misura e del tribunale del riesame. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza emessa in sede di appello cautelare è proponibile solo per violazione di legge, non potendo essere dedotti vizi della motivazione, quali la manifesta illogicità, separatamente previsti come motivo di ricorso. Inoltre, il giudicato cautelare formatosi sulla valutazione della gravità indiziaria preclude qualsiasi nuova valutazione in sede di riesame, salvo l'emersione di elementi nuovi idonei a scardinare il quadro indiziario. Infine, il giudice di merito può ritenere sussistenti le esigenze cautelari e la proporzionalità della misura della custodia in carcere, anche in presenza di gravi esigenze familiari dell'indagato, qualora ritenga che queste non siano idonee a elidere le primarie esigenze cautelari connesse all'entità e alle modalità del fatto contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ROSI Elisabett - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 45/2012 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 06/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;

sentite le conclusioni del PG Dr. Baglione Tindari, che ha chiesto il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Il difensore di (OMISSIS), indagato del delitto di illecita detenzione di un quantitativo di hashish per circa due tonnellate e mezzo (dal quale risultano ricavabili 6.600.000 dosi) ha p…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.