Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 480 del 11 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:480PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione aggravata, realizzato mediante l'utilizzo del nome di esponenti di un'organizzazione mafiosa al fine di ottenere denaro dalla vittima, integra il reato di concorso in tentativo di estorsione aggravata dalla finalità di agevolare l'attività della predetta organizzazione criminale, ai sensi del D.L. n. 152 del 1991, art. 7. Tale condotta, caratterizzata da modalità tipicamente mafiose e dalla reiterazione dei comportamenti intimidatori, è idonea a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto e attuale pericolo di recidiva, desumibile dalle modalità di realizzazione del fatto e dal contesto criminale di riferimento. La valutazione degli elementi probatori, volta a riscontrare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, rientra nella competenza dei giudici di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, ove risulti logico e coerente. Pertanto, la decisione di confermare la misura cautelare disposta nei confronti degli indagati, sulla base di un quadro indiziario grave, univoco e convergente, nonché della ritenuta sussistenza dell'aggravante mafiosa, è immune da vizi di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

contro l'ordinanza del Tribunale di Lecce, emessa il 6.5.2011;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del Cons. Dr. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Lecce, c…

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