Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49630 del 28 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:49630PEN

Massima

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Il concorso formale tra il reato di associazione mafiosa e il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti è configurabile quando il sodalizio mafioso, attraverso l'autorizzazione e il supporto strumentale fornito ai propri affiliati, rende possibile e agevola lo svolgimento dell'attività delinquenziale di spaccio di sostanze stupefacenti, percependo in cambio il denaro costituente il corrispettivo di tale assenso. In tali casi, la consumazione del reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti non è assorbita dal reato di associazione mafiosa, in quanto l'attività di spaccio, pur essendo agevolata e protetta dal clan, si realizza attraverso un'autonoma organizzazione e struttura criminale, che integra gli estremi del reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990. Pertanto, il concorso formale tra i due reati è configurabile, senza che possa trovare applicazione il principio di specialità di cui all'art. 15 c.p. La valutazione della concessione delle attenuanti generiche e dell'entità della pena, invece, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 15.1.2009 da:

Avv. ((omissis)), difensore di PI. St. , nato a (OMESSO);

ed il 27.10.2008 da:

Avv. ((omissis)), difensore di P. S. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d Appello di Napoli del 21 novembre 2007;

Letti i ricorsi e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in perso…

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