Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32805 del 27 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32805PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso straordinario per errore di fatto ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo quando sia denunciata una disattenzione di ordine meramente percettivo, causata da una svista o da un equivoco, la cui presenza sia immediatamente ed oggettivamente rilevabile in base al semplice controllo del contenuto del ricorso, e che abbia determinato una decisione diversa da quella adottata senza di essa. Non è invece configurabile un errore di fatto, ma semmai di giudizio, quando la causa dell'errore non sia identificabile ed esclusivamente in una fuorviata rappresentazione percettiva e la decisione abbia comunque contenuto valutativo. Pertanto, il ricorso straordinario non può essere utilizzato per denunciare un mero travisamento della prova o una diversa valutazione dei fatti da parte del giudice, essendo invece necessario che l'errore sia di tipo meramente percettivo e abbia inciso in modo determinante sull'esito della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto ex articolo 625 bis c.p.p. da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 21/04/2015 dalla Prima Sezione Penale di questa Corte di Cassazione;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 21/04/2015, la P…

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