Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3467 del 28 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:3467PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio abusivo, disposto con sentenza penale irrevocabile di condanna per violazione della normativa urbanistica ed edilizia, costituisce una sanzione amministrativa di natura ripristinatoria e non punitiva, che mira al ripristino della legalità violata. Tale ordine di demolizione non è soggetto alla disciplina della prescrizione della pena di cui all'art. 173 c.p., in quanto non rientra nella nozione convenzionale di "pena" elaborata dalla giurisprudenza della Corte EDU. Il pubblico ministero è competente a promuovere e dare esecuzione all'ordine di demolizione, senza essere vincolato ad alcuna ulteriore autorizzazione o provvedimento amministrativo. La pendenza di un ricorso giurisdizionale avverso il rigetto della domanda di permesso in sanatoria non comporta la sospensione dell'esecuzione dell'ordine di demolizione, in assenza di provvedimenti incompatibili o di una concreta e imminente previsione di adozione di tali provvedimenti. L'eventuale pregiudizio alla statica della parte restante del manufatto non costituisce un valido motivo per impedire l'esecuzione dell'ordine di demolizione, in assenza di una chiara e specifica dimostrazione della sua indispensabilità strutturale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 150/2016 SIGE del Tribunale di Velletri del 16 maggio 2019;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
letta la requisitoria scritta del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa FILIPPI Paola, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale di Velletri, con …

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