Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12034 del 30 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12034PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza che ha rigettato la richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, afferma che il ricorso è inammissibile. In particolare, il Collegio ritiene inammissibile il primo motivo di ricorso, in quanto il ricorrente non ha adeguatamente identificato gli atti processuali non valutati dal giudice di merito, né ha dimostrato la rilevanza di tali atti, tra cui il certificato penale dell'indagato, per inficiare la motivazione del provvedimento impugnato. Inoltre, il secondo motivo di ricorso è inammissibile perché ripropone le stesse ragioni già discusse e ritenute infondate dal Tribunale, senza indicare specifici elementi di contrasto con le argomentazioni del provvedimento impugnato. Il terzo motivo è dichiarato manifestamente infondato, in quanto la questione relativa alla mancata comunicazione al difensore dell'inizio delle operazioni peritali era stata tardivamente sollevata in sede di appello cautelare. Infine, gli ultimi due motivi sono inammissibili in quanto costituiti da mere doglianze in punto di fatto, volte a sostituire la valutazione del giudice di merito con una diversa interpretazione delle risultanze processuali, senza denunciare specifici vizi logici o giuridici della motivazione. Pertanto, il ricorso è dichiarato complessivamente inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI Enrico G. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/06/2020 del TRIB. LIBERTA' di TRIESTE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DOMENICO FIORDALISI;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 23 giugno 2020 del Tribunale di Trieste, che ha rigettato l'appello ex articolo 310 c.p.p. avverso l'ordinanza del 19 maggio 2020, con la q…

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