Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43235 del 12 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:43235PEN

Massima

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Il provvedimento di sospensione dell'esecuzione di un precedente provvedimento in materia di libertà personale, adottato ai sensi dell'art. 666, comma 7, c.p.p., costituisce un provvedimento per sua natura non impugnabile, in quanto la sua adozione non prevede alcuna formalità e può essere disposta dal giudice che ha emesso l'ordinanza impugnata, anche se diversamente composto rispetto al collegio che aveva originariamente deliberato. Inoltre, tale provvedimento di sospensione non è soggetto al divieto di effetto sospensivo previsto dall'art. 588, comma 2, c.p.p. per le impugnazioni contro i provvedimenti in materia di libertà personale, in quanto non dispone direttamente misure incidenti sulla libertà personale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DO. FA. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 99/2009 CORTE APPELLO di VENEZIA, depositata il 03/03/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con ordinanza deliberata il 3 marzo 2009 la Corte di Appello di Venezia ha accolto la richie…

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