Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34264 del 2 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34264PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della propria qualità o dei propri poteri, induce taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità, commette il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità, punito dall'art. 319-quater c.p., anche qualora non rientri nella sua specifica competenza la gestione della pratica relativa alla persona indotta. Infatti, l'induzione indebita può essere realizzata mediante l'abuso della qualità rivestita, consistente nella strumentalizzazione della posizione ricoperta all'interno della pubblica amministrazione, a prescindere dalla sfera di competenza specifica. Ciò in quanto l'elemento centrale della fattispecie è l'abuso della posizione di potere, che consente di prospettare l'esercizio delle proprie prerogative funzionali per scopi diversi da quelli leciti, inducendo così il privato a dare o promettere l'indebita utilità nella speranza di ottenere un vantaggio personale. La condotta induttiva può concretizzarsi in forme diverse, quali persuasione, suggestione, inganno o pressione morale, purché idonee a condizionare la libertà di autodeterminazione del destinatario, il quale finisce per prestare acquiescenza alla richiesta della prestazione non dovuta, motivato dalla prospettiva di conseguire un proprio tornaconto. La valutazione della prova testimoniale e documentale, complessivamente considerata, è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui giudizio è incensurabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e immune da vizi logici e giuridici. Parimenti, la mancata concessione delle attenuanti generiche è sindacabile in Cassazione solo in presenza di una motivazione manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/11/2017 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente CAPOZZI Angelo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore di parte civile Agenzia delle Entrate, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo dichiararsi l…

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