Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 190 del 2011

ECLI:IT:TARPA:2011:190SENT

Massima

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L'amministrazione ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte mediante l'adozione di un provvedimento espresso, positivo o negativo, entro il termine previsto dalla legge. Il silenzio serbato dall'amministrazione sulla domanda dell'interessato configura un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che determina la violazione dell'obbligo di provvedere e il diritto del ricorrente alla definizione del procedimento. In tali casi, il giudice amministrativo può ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, al fine di assicurare la tutela effettiva del diritto del privato. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'amministrazione di concludere tempestivamente i procedimenti avviati su istanza di parte, garantendo certezza e celerità nell'esercizio dei diritti e degli interessi legittimi dei cittadini. Il mancato rispetto del termine per provvedere, previsto dalla legge, integra una violazione di legge che il giudice amministrativo può accertare e sanzionare, ordinando all'amministrazione di adottare il provvedimento dovuto. Tale obbligo di provvedere, espresso o tacito, costituisce un principio generale dell'azione amministrativa, a tutela delle posizioni giuridiche soggettive dei privati, che non può essere derogato in assenza di espressa previsione normativa. Il silenzio serbato dall'amministrazione, pertanto, non può essere considerato legittimo né equivalere a un provvedimento implicito di rigetto, dovendo l'amministrazione in ogni caso adottare un provvedimento espresso, positivo o negativo, al fine di garantire la piena tutela del diritto del privato.

Sentenza completa

N. 02132/2010
REG.RIC.

N. 00190/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02132/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2132 del 2010, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Palermo, via Selinunte, n.9;

contro

la Questura di Palermo ed il Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata per legge in Palermo, via A. ((omissis)), n. 81;

per l’accertamento

e la declaratoria di illegittimità “ del silenzio serbato dall’Amministrazione sulla istanza di rilascio del permesso di soggiorno presentata dal ricorrente in data 17/03/2010 “ ;

Visti il ricorso e i rela…

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