Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28005 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28005PEN

Massima

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Il terzo creditore assistito da garanzia reale su beni sottoposti a confisca penale può ottenere la tutela del proprio diritto di credito solo se dimostri, oltre alla titolarità del diritto di garanzia e alla priorità dell'iscrizione, anche la propria condizione di buona fede e di affidamento incolpevole. Tale condizione di buona fede non sussiste automaticamente per il solo fatto che non vi sia stata collusione tra il creditore e il soggetto condannato, ma deve essere accertata in concreto sulla base di specifici elementi che escludano ogni rimproverabilità colposa del creditore, il quale avrebbe dovuto impiegare l'ordinaria diligenza per verificare l'origine lecita dei beni offerti in garanzia. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, nel valutare la posizione del terzo creditore, deve accertare l'assenza di indici rivelatori della provenienza illecita dei fondi utilizzati per l'acquisto dei beni, l'estraneità del creditore al contesto criminale del debitore e la sua condotta diligente nell'istruttoria del finanziamento, in modo da escludere ogni rimproverabilità colposa. Solo in presenza di tali requisiti il diritto di credito del terzo può essere tutelato in via preferenziale rispetto alla confisca penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) SOC.COOP. A R.L.;
avverso l'ordinanza n. 1961/2014 GIP TRIBUNALE di MILANO, del 24/11/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
lette le conclusioni del PG, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza emessa il 24 novembre 2014 il Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Milano, quale giudice dell'esecuzione, accoglieva l'istanza presentata dall'Agenzia Nazionale per la amministrazione …

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