Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45337 del 9 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:45337PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e all'ingresso clandestino di stranieri può essere configurato anche in assenza di una struttura organizzativa complessa, essendo sufficiente l'esistenza di una minima organizzazione idonea a gestire in modo sistematico lo sfruttamento di più donne, previamente fatte entrare nel Paese e avviate alla prostituzione senza margini di autodeterminazione. A tal fine, rilevano elementi quali la disponibilità di una base logistica strategica, l'interscambiabilità dei ruoli tra i membri del gruppo, le mansioni di controllo affidate alternativamente ai vari componenti, la presenza di figure di coordinamento, la ripetitività della condotta dal trasbordo delle ragazze all'attività di prostituzione con controllo sui proventi, nonché il ruolo di organizzatore rivestito dal singolo imputato, desumibile dalle attività di reperimento delle donne oltre confine, dall'organizzazione del viaggio verso l'Italia, dai controlli sul campo e dai mezzi violenti adoperati per ottenerne la soggezione. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare la prova della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato associativo, anche in assenza di una struttura organizzativa particolarmente articolata, purché idonea a gestire in modo sistematico lo sfruttamento della prostituzione. Il giudizio di credibilità delle persone offese, adeguatamente motivato, non può essere sindacato in sede di legittimità, se non per vizi logici o contraddittorietà manifeste, non ravvisabili nel caso di specie, in cui le dichiarazioni delle vittime risultano convergenti e trovano riscontri esterni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/03/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale SALZANO FRANCESCO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 7 marzo 2018, la Corte di Assise di appello di Milano ha riformato quoad poenam, con l'appli…

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