Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42621 del 22 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42621PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione di un provvedimento cautelare, che dispone una misura restrittiva della libertà personale, deve essere adeguata, coerente e logica, tale da rendere comprensibile il percorso argomentativo seguito dal giudice di merito nell'accertare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. In sede di legittimità, la valutazione del contenuto delle intercettazioni telefoniche, quale elemento indiziario, rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in cassazione se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione, ovvero in presenza di un travisamento della prova. Inoltre, il principio della prevalenza del dispositivo sulla motivazione, applicabile alle sole sentenze, non si estende ai provvedimenti cautelari, la cui sostanza decisoria è destinata a prevalere sugli aspetti meramente formali, essendo tali provvedimenti suscettibili di modifica e revoca. Pertanto, anche qualora il dispositivo non riporti espressamente alcune contestazioni, la decisione deve intendersi adottata in relazione a tutte le imputazioni esaminate nella motivazione, purché questa ne abbia esplicitamente ritenuto la sussistenza dei relativi presupposti. Infine, la valutazione delle esigenze cautelari, fondata sulla pericolosità sociale del soggetto desunta dai suoi precedenti penali e dalla sua adesione a un pericoloso sodalizio criminale, è adeguatamente motivata, anche laddove la misura più afflittiva sia stata successivamente sostituita con una meno grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Lecce -Sezione del Riesame il 10.4.2015;
letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione fatta dal consigliere Dott. MOGINI Stefano;
udite le conclusioni del sostituto procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per mezzo del suo difensore di fiducia avverso l'ordinanza in …

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