Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di regolamentazione e conformazione di una manifestazione fieristica organizzata su area pubblica, può legittimamente individuare e limitare le categorie merceologiche ammesse alla partecipazione, privilegiando la promozione e lo sviluppo di determinati settori produttivi locali e regionali, in particolare l'artigianato e l'agroalimentare tipici della tradizione sarda, senza che ciò integri una violazione della libertà di impresa o della libera circolazione delle merci. Tali limitazioni, purché ragionevoli e giustificate in relazione alle finalità dell'evento, rientrano nei poteri del concedente gli spazi e patrocinatore della manifestazione, anche in deroga ai principi generali, in considerazione della natura e degli obiettivi specifici della fiera. Tuttavia, il mancato tempestivo ricorso cautelare avverso il provvedimento limitativo, che avrebbe potuto evitare il danno lamentato, comporta l'esclusione del risarcimento, in applicazione del principio di evitabilità del danno.