Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16568 del 17 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:16568PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'attività di agente provocatore da parte delle forze dell'ordine non esclude la responsabilità penale dell'autore del reato, a meno che non ricorrano gli estremi del reato impossibile di cui all'art. 49, comma 1, c.p., ovvero che l'azione delittuosa derivi in modo assoluto ed esclusivo dall'istigazione dell'agente provocatore, senza alcun autonomo impulso da parte dell'imputato. Pertanto, quando l'azione criminosa è stata voluta e realizzata dall'imputato seguendo il proprio autonomo impulso e con modalità riconducibili esclusivamente alla sua volontà, non può configurarsi l'esclusione della punibilità per reato impossibile, anche in presenza di un'attività di agente provocatore da parte delle forze dell'ordine. In tali casi, l'eventuale violazione degli artt. 51 e 55 c.p.p. da parte degli agenti di polizia giudiziaria non determina di per sé l'esclusione della responsabilità penale dell'imputato, ma al più la responsabilità dell'agente provocatore. Inoltre, il giudice di legittimità non può sostituire la propria interpretazione della prova a quella compiuta dai giudici di merito, ma può solo rilevarne gli eventuali errori logici, che il ricorrente non abbia denunciato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RENZO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. IM. SA. , nato a (OMESSO);

2. RA. AB. , nato in (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Michele Renzo;

Sentito il Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. Delehaye Enrico, che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' dei ricorsi.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 6 giugno 2008 la Corte d…

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