Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38847 del 4 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38847PEN

Massima

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La condotta di realizzazione di una discarica non autorizzata, composta da rifiuti pericolosi e non, e di miscelazione di categorie diverse di rifiuti pericolosi, integra il reato di cui al Decreto Legge n. 172 del 2008, articolo 6, comma 1, lettere e) e g), convertito in L. n. 210 del 2008, anche qualora il soggetto agente non sia il proprietario dell'area interessata, essendo sufficiente il suo effettivo controllo e disponibilità del sito. La configurazione di una discarica abusiva, ai fini dell'applicazione della relativa disciplina sanzionatoria, non richiede la dimostrazione di un intento dismissivo in capo al detentore dei rifiuti, essendo sufficiente l'accertamento di un accumulo di rifiuti, per effetto di una condotta ripetuta, in una determinata area, trasformata di fatto in deposito o ricettacolo con tendenziale carattere di definitivita', in considerazione delle quantità considerevoli degli stessi e dello spazio occupato. In tali ipotesi, la confisca dell'area adibita a discarica abusiva è misura obbligatoria, a prescindere dalla proprietà del sito da parte del soggetto condannato. Ai fini della determinazione della pena, il giudice può tenere conto di uno stesso elemento, come i precedenti penali dell'imputato, che abbia attitudine a influire su diversi aspetti della valutazione, senza che ciò comporti lesione del principio del ne bis in idem, potendo un dato polivalente essere utilizzato più volte sotto differenti profili per distinti fini. Il diniego della sospensione condizionale della pena, pur in presenza dei limiti edittali di cui all'articolo 163 c.p., può essere motivato dal cumulo delle sanzioni inflitte con la sentenza in esame e con precedenti condanne, senza che ciò integri una violazione del principio di correlazione tra contestazione e sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Reggio Calabria in data 24/11/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 24/11/2015, la Corte di appello di Reggio Calabria confermo&…

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