Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 10390 del 12 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:10390PEN

Massima

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La sospensione condizionale della pena, pur essendo un beneficio concesso dal giudice per favorire il recupero sociale del condannato, è soggetta a limiti e cause di revoca previsti dalla legge. Pertanto, il giudice dell'esecuzione può revocare la sospensione condizionale della pena anche quando il beneficio sia stato illegittimamente concesso in violazione dell'art. 164, comma 4, cod. pen., in presenza di una causa ostativa ignota al giudice di primo grado ma nota a quello di appello, il quale non abbia esercitato il potere di revoca d'ufficio né sia stato investito di impugnazione o formale sollecitazione del pubblico ministero. Tale potere di revoca del giudice dell'esecuzione, pur essendo di natura facoltativa e surrogatoria rispetto a quello del giudice di appello, non è precluso dalla mancata iniziativa di quest'ultimo, in quanto la revoca ha carattere dichiarativo di effetti di diritto sostanziale prodottisi ope legis, indipendentemente dall'intervento giurisdizionale. Ciò al fine di assicurare il rispetto dei limiti legali per la concessione del beneficio, senza che ciò comporti una riforma peggiorativa della sentenza passata in giudicato, in quanto la revoca non incide sulla pena inflitta ma solo sulla sua esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. LANNA ((omissis)) - Relatore

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
Za.Sa. nato a R il Omissis
avverso l'ordinanza del 03/05/2023 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) LANNA; letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale ASSUNTA COCOMELLO, che ha chiesto il rigetto del ricorso o, in subordine, la rimessione degli atti alle Sezioni Unite di questa Corte
RITENUTO INI FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, la Corte di appello di Reggio Calabria - nella veste di Giudice dell'esecuzione - ha accolto la richiesta formulata dal Procuratore genera…

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